Missione incompiuta: solo un afro-americano su dieci ritiene che il movimento per i diritti civili abbia raggiunto i propri obiettivi, mentre gli Stati Uniti s’apprestano a celebrare il 50° anniversario dell’uccisione a Memphis, Tennessee, il 4 aprile 1968 di Martin Luther King, l’apostolo della lotta per i diritti dei neri. Invece, un bianco su tre pensa che l’uguaglianza dei diritti sia stata conseguita. Un sondaggio evidenzia quanto siano diverse le percezioni e le sensibilità negli Usa su questo tema.
Segnali contraddittori vengono dagli sviluppi dell’uccisione a sangue freddo d’un nero ad opera d’un poliziotto bianco. Dopo che il procuratore generale della Louisiana Jeff Landry aveva deciso di non incriminare i due agenti responsabili della morte di Alton Sterling, freddato a bruciapelo fuori da un centro commerciale nel luglio 2016, il comandante della polizia di Baton Rouge, Murphy Paul, un nero, ha licenziato Blake Salamoni, l’agente che sparò sei volte su quell’uomo steso a terra e immobilizzato. L’agente in servizio con Salamoni, Howie Lake, che non sparò, è stato sospeso per tre giorni. I due poliziotti sono rimasti in congedo pagato per tutti questi 20 mesi.
La decisione di Landry era attesa, da quando, nel maggio 2017, il dipartimento di Giustizia federale aveva deciso di non formulare accuse contro Salamoni e Lake. Resta ora in piedi una causa civile, intentata dai figli di Sterling all’Amministrazione comunale di Baton Rouge, città sul Mississippi con oltre 200 mila abitanti, capitale della Louisiana.
Malgrado le sollecitazioni del sindaco, una donna, Sharon Weston Broome, il predecessore di Paul, Carl Dabadie, s’era rifiutato di licenziare Salamoni, finché l’inchiesta giudiziaria non fosse chiusa.
Sterling, un padre di famiglia di 37 anni, vendeva cd auto-prodotti: ci fu un alterco con i due agenti, chiamati dopo la segnalazione d’un uomo armato. Video amatoriali mostrano Sterling prono a terra, bloccato. Gli agenti dissero di aver avuto paura che stesse per tirare fuori una pistola, che aveva con sé, ma che non cercò mai di raggiungere.
L’uccisione di Sterling alimentò le proteste di quell’estate in tutta l’Unione guidate dal movimento ‘Black Lives Matter‘ – le vite dei neri contano – contro i metodi violenti e i pregiudizi razziali della polizia. L’ondata di proteste culminò con la ritorsione di un cecchino afro-americano, che uccise cinque poliziotti a Dallas, e con un agguato contro gli agenti proprio a Baton Rouge, che lasciò sul terreno tre uomini in divisa uccisi.