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Elezioni – Tv, la corsa al voto sul piccolo schermo

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Le elezioni del 4 marzo 2018 cambieranno profondamente il panorama politico italiano. Diverse forze si preparano alla sfida e la televisione non mancherà di seguire la campagna elettorale per gli spettatori. I confronti televisivi che caratterizzano le campagne elettorali americane in Italia non hanno preso piede, è infatti già dal 2008 che mancano dei faccia a faccia sui nostri schermi. I talk show comunque inviteranno, con puntate a tema, tutti i candidati premier ad esporre i rispettivi programmi. “Avendo tanti partiti e tanti capi non mancherà mai un leader in trasmissione, tutti sono interessati a venire”, dichiara Lucia Annunziata, giornalista e conduttrice del programma televisivo di approfondimento politico ½ in più.

La Annunziata effettivamente colpisce nel segno. Queste elezioni non vedranno due candidati affrontarsi fino all’ultimo colpo, ma diversi candidati e diversi partiti. Sarà sicuramente una campagna elettorale fatta di tante promesse e propaganda. I giornalisti e i conduttori si impegneranno ad affrontare i singoli temi del dibattito politico.

“Proverò ad andare al di là della demagogia che quasi sempre accompagna le proposte nelle campagne elettorali, specie così feroci come quella che è appena partita” dichiara invece Riccardo Iacona, conduttore di Presadiretta che lunedì 8 gennaio tornerà in prima serata su Rai 3.

½ in più (Rai 3), Piazzapulita (La7), Matrix (Canale 5), Porta a Porta (Rai 1). Questi sono solo alcuni dei programmi più noti che sicuramente nei prossimi mesi seguiranno gli sviluppi della politica.

Ma la corsa al voto, come spesso accade, andrà poi ad influenzare anche programmi non direttamente coinvolti nell’approfondimento politico ma altamente seguiti dal pubblico italiano. È il caso del Festival di Sanremo, noto appuntamento annuale della musica italiana, che si troverà a trasmettere proprio a cavallo con le elezioni (come già accaduto in passato).

Questo farà si che dovranno essere prese precauzioni, come ad esempio chiudere ai candidati al Parlamento le prime file, sotto gli occhi delle telecamere, per evitare condizionamenti indiretti del pubblico. Ma le cautele dovranno riguardare anche più da vicino lo svolgimento del festival.

Il momento delle premiazioni, che da trazione vede coinvolti il sindaco e il presidente della Regione, potrebbe subire dei cambiamenti. Quest’ultimo, Giovanni Todi, è infatti coordinatore nazionale di Forza Italia e la sua presenza sul palcoscenico punterebbe indirettamente i riflettori su uno dei partiti in gioco.

L’Illuminista

 

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