Prima lo scarica la moglie, divorziando dopo tre anni di matrimonio e due figli. E poi lo scarica il presidente, licenziandolo dopo appena una settimana di coesistenza non pacifica alla Casa Bianca. Con Anthony Scaramucci, non si è mai a corto di notizie: i giornalisti già rimpiangono il guru della comunicazione che, in una settimana, ha liquidato due avversari interni – il portavoce Spicer e il capo di gabinetto Priebus – e ne ha insultati diversi altri, prima di finire ‘bruciato’ lui stesso.
Secondo il sito Breitbart, l’allontanamento di Scaramucci è stato deciso dal successore di Priebus appena insediatosi: il generale dei marine in congedo John Kelly è un uomo di disciplina, che mal tollerava intorno quell’indisciplinato rissoso e vanitoso di Scaramucci. Ma la mossa accresce l’impressione d’una Casa Bianca allo sbando e senza guida: il presidente caccia il capo dello staff perché glielo chiede l’ultimo arrivato, appunto Scaramucci, e poi caccia Scaramucci perché glielo chiede il nuovo capo dello staff. O, forse, perché gli faceva ombra: troppo protagonista, sempre sovra-esposto.
Nonostante la nomina a capo della comunicazione della Casa Bianca Anthony Scaramucci era apparso di pessimo umore, la scorsa settimana: forse perché la moglie l’aveva piantato, presentando istanza di divorzio. Ma forse la moglie, Deirdre Ball, 39 anni, l’ha scaricato perché lui è sempre così, francamente insopportabile, velenoso e vanitoso.
Naturalmente il neo e già ex guru della comunicazione della Casa Bianca, che nei 53 anni della sua vita ha avuto un’unica ambizione, essere al centro dell’attenzione, ora invocava, in tweet di sfida, il diritto alla privacy: ”La famiglia non deve essere trascinata” in questa situazione – ma chi ce l’ha messa?; ”Lasciate la gente comune fuori da tutto questo”; ”Presto sapremo chi fra i media ha classe e chi no”; “Pregate per i miei e basta”.
Certo, non è gratificante leggere quanto riferito per primo da Page Six e poi ripreso, e approfondito, anche dalla stampa di qualità: dopo tre anni di matrimonio e sul punto di partorire il secondo figlio, la signora Scaramucci se n’è andata denunciando non la crudeltà mentale, ma l’eccesso d’ambizione del marito, impegnato da mesi a scodinzolare dietro il candidato e poi presidente Trump, cercando un posto al sole che ha finalmente – ma brevemente – ottenuto. A suon di gomitate, visto che, dove arriva lui, se ne vanno – o vengono cacciati – altri.
L’istanza di divorzio era stata inoltrata un po’ prima della nomina di Scaramucci alla Casa Bianca, quando Deirdre – una che, come molte donne americane, Trump non lo sopporta proprio – stava già al nono mese della seconda gravidanza. ”Deidre l’ha lasciato e ha chiesto il divorzio. A lei piace vivere a Wall Street e nella loro casa a Long Island, non a Washington” ha riferito Page Six.
Il passo formale risale al 6 luglio, davanti al tribunale della Contea di Nassau a Long Island. Lunedì 23, Deidre ha poi dato alla luce James, mentre il padre stava a reggere la coda al presidente, all’ormai negativamente celebre discorso ai boyscout in West Virginia. E Papà Anthony, impegnato a trasformare la Casa Bianca in un nido di vipere, a spargere veleno sui suoi nemici ed a cacciarli, non ha trovato il tempo di andare a conoscere il figlioletto fino a venerdì sera. La moglie l’aveva informato che tutto era andato bene via sms: “Congratulazioni! Prego per il nostro bimbo”.
Deidre fa sapere, tramite il suo avvocato, che non intende “farne un circo”: “Ha dei bambini ed è solo preoccupata di proteggerli”. Quanto alle ragioni del divorzio, esse vengono liquidate come “una questione privata”, non politica, anche se la sfrenata ambizione del finanziere italo-americano era motivo di tensione nella coppia.
La donna non dovrebbe uscire dalla vicenda con preoccupazioni finanziarie per i propri figli: prima di entrare nello staff di Trump, Scaramucci lavorava a Wall Street e possedeva la SkyBridge Capital, valutata 200 milioni di dollari quando la vendette a gennaio, già inseguendo una nuova carriera. Dalla documentazione finanziaria consegnata alla Casa Bianca, risulta che la fortuna del finanziere ammonta a 85 milioni di dollari.
Le tensioni interne non fanno dimenticare quelle internazionali: i presidenti Trump e Putin non possono ‘divorziare’ perché non hanno neppure mai iniziato una ‘luna di miele’. Ma i germogli d’intesa dell’incontro di Amburgo sono appassiti prima di sbocciare: le nuove sanzioni Usa hanno infatti indotto Putin a reagire espellendo 755 diplomatici americani in Russia, così da ristabilire la parità con i 455 diplomatici russi accreditati a Washington. Vladimir e Donald sono ormai ‘separati in casa’ sulla scena della diplomazia internazionale: il Russiagate, che doveva avvicinarli, li allontana.