Più che i dibattiti pesano, sulle intenzioni di voto degli americani, gli audiovideo sessisti e le accuse di molestie sessuali, la cui lista s’allunga di giorno in giorno. Hillary Clinton è avanti di sette punti su Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca: il sondaggio nazionale Reuters/Ipsos le dà il 44% dei suffragi contro il 37%.
Il rilevamento è il primo a risentire delle denunce di molestie sessuali rivolte al magnate da almeno una mezza dozzina di donne – ieri, ne sono venute fuori altre -. In un comizio in North Carolina, Trump ha di nuovo respinto le accuse: “Non ho alcuna idea di chi siano le accusatrici, vogliono fama gratis”, ha sostenuto, accusando i media, in particolare il New York Times e il suo maggiore azionista, l’imprenditore messicano Carlos Slim, di fare campagna per Hillary con ‘fictions’, cioè con “storie totalmente inventate, fabbricate al 100%”. Il magnate ha pure messo alla berlina alcune delle accusatrici per il loro aspetto fisico.
E Trump avverte il presidente Barack Obama, che fa campagna per la Clinton: anche lui, come chiunque altro – dice -, potrebbe essere accusato senza fondamento di molestie sessuali.
Obama, dal canto suo, non si sa se prima o dopo l’avvertimento del magnate, twitta il link d’un sito che si batte contro la violenza e le molestie sessuali: “Chiaramente abbiamo ancora molto da fare per prevenire le violenze sessuali e il modo di pensare che conduce a questo”, scrive Obama suggerendo il link ItsOnUs.org.
Il voto dei musulmani a Hillary in modo massiccio – Il voto dei 3,3 milioni di musulmani residenti negli Usa andrà in larga maggioranza ad Hillary Clinton: un dato non sorprendente, visti gli atteggiamenti islamofobi di Donald Trump.
Il 72% degli interpellati per conto del Consiglio delle relazioni americane-islamiche sceglie Hillary, solo il 4% sceglie Trump. L’85% dei musulmani denuncia un aumento della islamofobia, solo uno su dieci ritiene che il partito repubblicano abbia rispetto per loro, mentre quasi tre su quattro sentono più vicini i democratici.
Senza le donne Trump vince: togliamo loro il voto – #repealthe19th, ovvero ‘revocare il 19/o emendamento’ della Costituzione americana che dà alle donne il diritto di voto. E’ un hashtag che circola su Twitter e che, dice la Bbc, sarebbe divenuto popolare dopo la diffusione di calcoli secondo cui il candidato repubblicano Donald Trump vincerebbe la corsa con la rivale democratica Hillary Clinton se andassero alle urne solo gli uomini.
Il blog FiveThirtyEight.com traccia una mappa con l’esito delle presidenziali americane se votassero solo gli uomini o solo le donne. Nel primo caso, Trump vincerebbe con 350 Grandi Elettori a 188 – la soglia della vittoria è 270 -. Nel secondo caso, Hillary vincerebbe con 458 Grandi Elettori a 80. (fonti vv – gp)